Tra i cipressi, le colline e i sentieri che dominano Arezzo, si rinnova la sfida della Su e Giù per la Torre di Gnicche, una gara che è insieme storia e fatica, paesaggio e passione.
Dodici chilometri di salite e discese, di fiato corto e sorrisi, fino a toccare la torre che veglia sulla città.
Una tradizione che vive da oltre vent’anni e continua a far correre il cuore — prima ancora delle gambe.
Tra i boschi e le colline che circondano Arezzo, verso la fine dell’Ottocento, si muoveva una figura capace di far parlare di sé in ogni osteria: Federigo Bobini, detto Gnicche.
Per la legge era un bandito.
Per molti aretini, invece, è un simbolo di libertà, furbizia e coraggio.
Gnicche viveva tra il Poggio del Sole e la Torre che ancora porta il suo nome, rifugiandosi nei boschi dopo le sue scorribande.
Rubava ai ricchi, ma salutava la gente del posto con rispetto e ironia.
Era scaltro, imprevedibile e, si dice, capace di beffare la legge con un sorriso.
La sua vita finì nel 1871 in uno scontro con i carabinieri, ma la sua storia non si è mai spenta.
Nel tempo, Gnicche è diventato una leggenda popolare aretina, il “bandito gentiluomo” che correva libero tra i sentieri e le pietre di questa terra.
Oggi la sua memoria rivive nella corsa “Su e giù per la Torre di Gnicche”, un percorso che attraversa i luoghi della sua storia e ne raccoglie lo spirito:
correre per sentirsi vivi, liberi, parte di una leggenda che ancora respira tra le colline di Arezzo.
Tra pianura, colline, asfalto, sterrato e campagna.
Con dei picchi di pendenza piuttosto robusti, tecnica e tattica sono fondamentali in questa gara.
Il record assoluto!
Stabilito nell'edizione 2023.
Un percorso collinare con alternanza di tratti di asfalto e sterrato, nelle colline intorno ad Arezzo.
La partenza è dal Parco di Villa Severi, dopo un giro del perimetro si sale verso la collina di S.Fabiano, attraverso una strada sterrata.
Si riprende la via asfaltata (2° km) per completare la salita, poi rapida discesa fino alle prime case di S.Polo, dove si ricomincia a salire per circa 300 m fino alla Chiesa, breve tratto ondulato, poi una discesa che diventa dopo 200 metri una salita ripida, prima su asfalto, poi su un sentiero che porta nel punto più alto del percorso.
Da qui si scende velocemente per circa 700 m fino ad Antria, e di qui (siamo intorno al 7 km) inizia la seconda parte della gara, che diventa pianeggiante (sempre su asfalto) fino alla località Filanda.
Qui si attraversa via Fontebranda e si inizia una strada bianca con una salita leggera ma costante di circa un chilometro e mezzo, che porta a sfiorare la Torre di Gnicche, per rientrare nella strada di S.Fabiano all’altezza degli archi dell’acquedotto.
Di nuovo asfalto e salita dura per 200 metri, poi si gira a destra per riprendere il percorso sterrato dell’andata, che scende verso il Parco di Villa Severi, al cui interno si rientra per lo sprint finale sul traguardo, dove ci aspetta il ristoro ed una bevanda calda ampiamente meritata!
La corsa finisce al traguardo, ma la storia continua al collo.
Ogni finisher porterà a casa la medaglia ufficiale della XXI edizione: un pezzo unico, creato esclusivamente per questa gara, che racchiude spirito, tradizione e fatica.
Il design sarà svelato a gennaio 2026, insieme alle prime anteprime ufficiali.
Villa Severi è uno dei luoghi più amati dagli aretini, un grande parco pubblico situato nella zona nord della città, lungo viale Giotto, a pochi minuti dal centro storico di Arezzo.
Circondata da alberi secolari e ampi spazi verdi, la villa è la sede ideale per eventi sportivi e manifestazioni all’aperto: offre percorsi ombreggiati, vialetti pianeggianti e un’atmosfera rilassata che la rende il punto di ritrovo perfetto per la partenza e l’arrivo della gara.
All’interno del parco si trovano anche:
un bar con area ristoro, perfetto per il post-gara;
un’area giochi per bambini e zone d'ombra per chi accompagna gli atleti;
servizi igienici e ampi spazi per il riscaldamento pre-gara;
un ampio parcheggio.
Validi i tesseramenti FIDAL/UISP/CSI ed eq.
La G.S. Amatori Podistica Arezzo è un’associazione sportiva dilettantistica fondata nel 1984 da un gruppo di appassionati con un’idea semplice: rendere la corsa accessibile a tutti.
Da allora siamo cresciuti, ma abbiamo mantenuto lo stesso spirito inclusivo. Il nostro gruppo è formato da persone molto diverse tra loro: chi corre da anni e partecipa alle gare, chi ha iniziato da poco, chi cammina veloce e chi semplicemente cerca un momento di benessere nella settimana.
Crediamo che lo sport debba essere prima di tutto condivisione. Per questo promuoviamo eventi che valorizzano il territorio e offrono occasioni di incontro. Uno dei nostri appuntamenti più amati è “Su e Giù per la Torre di Gnicche”, una corsa competitiva tra le colline aretine, dove ogni passo è un modo per riscoprire paesaggi, storie e il piacere di stare insieme. Partecipiamo anche a tante manifestazioni locali e regionali, sempre con il sorriso e con il nostro spirito di squadra.